Far finta di essere sani: una riflessione di Luigi Cancrini sulla morte della piccola Diana

Il GIP l’ha vista “lucida” e non ha chiesto una perizia psichiatrica ma 60 anni di attività nel campo della psichiatria permettono di affermare tranquillamente che quella madre, la madre che non piange e appare vestita di rosso con un sorriso freddo stampato sul viso sulle pagine di tanti giornali, soffre di un disturbo psicotico di cui avrebbe dovuto essere curata già da molto tempo.

Folli come e quasi più di lei sono probabilmente il padre della bambina e il nuovo compagno della madre ed i vicini da cui oggi si apprende che quei comportamenti erano abituali ma nulla hanno fatto per fermarli o per evitarne le conseguenze.

Nessuno ne parla ma folle e cioè gravemente malati ma anche più difficili da curare sono i servizi sociali e sanitari che di quella madre e della sua bambina avrebbero dovuto occuparsi in un paese civile fin dal momento in cui quella povera bambina è nata.

Qualcuno si accorgerà un giorno del fatto che la gravidanza, la nascita ed i primi anni di vita possono e dovrebbero essere protetti da una rete capillare di servizi capaci di intervenire nelle situazioni in cui le persone stanno troppo male per chiedere aiuto? I bambini che muoiono psicologicamente e moralmente per la trascuratezza di genitori malati e solo apparentemente lucidi sono molti di più di quelli di cui si parla in cronaca. Checchè ne pensino gli altri folli, i più gravi ed i più vigliacchi, che piangono oggi lacrime di coccodrillo dopo aver attaccato con tanta violenza a Bibbiano i pochi che di questi bambini e di questi genitori tentavano di occuparsi, aiutare i genitori che non ce la fanno ad occuparsi dei loro bambini non è solo giusto, è anche necessario. E per niente facile soprattutto pensando al modo in cui tutte le follie necessarie per far morire in questo modo una bambina di 18 mesi continuano ancora oggi ad accavallarsi ed a rinforzarsi l’una con l’altra.

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