Giù le mani dai servizi sociali

Come educatore professionale e counselor in prima linea da 40 anni in strutture per tossicodipendenti e minori, ho raccolto storie strazianti di violenze di ogni genere, ragazze e ragazzi che hanno subito traumi, abusi  e non hanno trovato di meglio che droghe, alcol, violenza, malattie psichiatriche e suicidi per lenire le loro ferite, per autocurarsi con ciò che la nostra società offre più facilmente di prevenzione e cura del disagio. 

Lo spazio e il tempo per trovare qualsiasi sostanza stupefacente è mille volte inferiore a quello di trovare un servizio accogliente. La droga e altro lo si trova in pochissimi minuti, un colloquio anche solo di sostegno, giorni a volte settimane.

Forse se da piccoli avessero incontrato operatori qualificati una scuola con le giuste risorse non sarebbero ricorsi a droghe e alcol e non sarebbero finiti in cliniche, comunità o carcere con disturbi psichiatrici a volte anche gravi, non si sarebbero tolti la vita e, ahimè, quanti ne abbiamo persi.

È giunta l’ora di cambiare narrazione, di dar voce a coloro che da anni lavorano duramente per aiutare, sostenere e salvare bambini ma anche donne e uomini che sono stati abusati, picchiati, maltrattati, feriti, criticati, violentati, torturati, uccisi, nel corpo e nell’anima.

È giunta l’ora che dirigenti dei servizi sociali, assistenti sociali, educatori, psicologi e donne e uomini affidatari, adulti accoglienti, volontari, insegnanti e speriamo qualche politico onesto, alzino la voce, che dicano che il racconto di Bibbiano non solo è falso, ma velenoso, sadico come lo era la santa inquisizione nel medioevo.

Sì perché la gogna mediatica se avesse potuto avrebbe mandato in diretta le torture e le streghe al rogo. Ma sono bastate, come canta Cesare Cremonini, le parole: “Le tue parole fanno male sono pungenti come spine sono taglienti come lame affilate”. Grazie a Dio non si è avuto seguito alle minacce che non solo gli imputati hanno ricevuto e ancora ricevono ma anche altri professionisti non coinvolti.

È giunta l’ora di mettere giù le mani dai servizi sociali, dai servizi educativi.

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Eliseo Bertani
Educatore Professionale e counselor specializzato in dipendenze patologiche

Immagine in copertina:
Bracha L. Ettinger BRACHA’s Notebook
Museo Castello Rivoli 2021

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